Sono nato a Milano nel 1936, mi ricordo anche la guerra.
Ho fatto le elementari in campagna dove eravamo sfollati e, tornato a Milano, i miei mi hanno mandato a scuola di disegno perché dicevano che ero bravo. Mi hanno anche mandato a scuola di musica da mio nonno che era un grande musicista ma aveva un carattere schifoso, e io mi sono scocciato. Peccato, perché quella, forse, era la mia grande vocazione. Alla fine, dopo il liceo classico, mi sono iscritto ad Architettura. Nel '61 mi sono laureato e ho cominciato subito a lavorare perché allora era più facile di adesso mettersi in proprio, e poi di architetti ce n'erano meno. Però di tanto in tanto mi mettevo a dipingere, un po' su tavola e un po' sui muri e sui soffitti di certi appartamenti che sistemavo e anche su quelli di casa mia. Come architetto ho lavorato per quasi 50 anni e qui presento dei lavori presi a campione. Negli ultimi anni ho ridotto gradualmente l'attività professionale ed ho ripreso a dipingere, questa volta, assiduamente. La pittura è ormai la mia attività principale. Dopo anni di contatti sporadici con mio fratello Dario che da più di 30 anni vive negli Stati Uniti ho ripreso con lui uno scambio intensissimo. Anche Dario, che ha potuto ridurre il suo lavoro professionale, ha trovato un nuovo grande interesse nella fotografia. Ora segue un filone singolare, fotografa i visitatori dei musei. Nelle nostre nuove attività ci stimoliamo a vicenda e siamo riusciti, nel 2009, a pubblicare un libro che alterna foto e dipinti sotto il titolo ARTconfusion, che ha avuto una seconda edizione ampliata nella primavera del 2010. In aprile l'abbiamo presentata prima alla Galleria Blanchaert di Milano, e poi a Como alla Cremeria Bolla, un caffè di artisti, grazie a Roberto Borghi. Ma l'evento più straordinario è stata la mostra che abbiamo fatto a Washington nel settembre scorso, nella sede dell' ARTS Club, un affascinante palazzetto del 1802(!) a 500 metri dalla Casa Bianca. L'iniziativa è partita dal Dr. Eric Denker, critico, storico e curatore della National Gallery, che avevamo contattato per avere una prefazione al libro: è lui che ha organizzato tutto, con il patrocinio dell'Istituto Italiano di Cultura. Erano esposte 20 tele e 32 fotografie che occupavano tutte le 5 sale della galleria. Un successo entusiasmante.
CIAO LUCIO !
Nella notte del 31 maggio 2023 Lucio ha deciso che fosse giunto il momento di accomiatarsi e si è spento con il sorriso ironico che lo ha sempre contraddistinto durante il suo cammino.
Il dolore che la tua perdita ha provocato nei tuoi cari non ha euguali ma la certezza che da lassù vigilerai su tutti noi è di grande conforto.
Sabato 3 giugno, alle ore 11,00 presso la chiesa San Giuseppe in via Pichi a Milano, una moltitudine di persone per salutarti l'ultima volta.
Fai buon viaggio Lucio, sei stato e sempre sarai nel nostro cuore.
ARCHITETTO
SEGRATE - MONDADORI - CENTRALE TECNOLOGICA
1997 - 98 La nuova centrale degli impianti sostituisce quella originaria che era inglobata nell’edificio costruito nei primi anni ’70 su progetto di Oscar Niemeyer.
E’ stata scelta un’area lontana dal corpo principale e i collegamenti avvengono lungo un cunicolo interrato.La soluzione adottata protegge la centrale termica e quella di condizionamento con una volta ribassata ricoperta dal prato che ne riduce l’impatto.
MOGLIANO VENETO - ASSICURAZIONI GENERALI - AUDITORIUM
1997 -98 L’auditorium di 500 posti è stato inserito nello spazio prima occupato da magazzini, nel centro direzionale della Compagnia. L’intervento è stato condizionato dall’altezza interna limitata e dalla presenza di un pilastro in mezzo alla sala.
L’acustica è corretta da una serie di pannelli convessi a soffitto in parte fonoassorbenti e in parte riflettenti. Anche le pareti sono trattate acusticamente.
MILANO - CAPITOL
1994 – 97 Un complesso intervento di ristrutturazione ha portato all’insediamento di un centro commerciale nello spazio prima occupato dal cinema Capitol in via Manzoni. L’organismo si sviluppa su 3 piani (-1, terra e +1). Nel cortile interno è inserito un sistema di scale che li collega. Il piano +1 è coperto da un ampio lucernario. Verso via Pisoni, all’interno dello spazio prima occupato dalla sala cinematografica, un cavedio ottagonale coperto da un altro lucernario ospita un secondo sistema di scale mobili. Complessivamente circa 5000 mq di spazio commerciale.
A lavori ultimati l’immobile è stato acquistato da Armani che ha rifatto completamente l’assetto interno.
MILANO - PALAZZO MISSORI
1982 - 87 Ristrutturazione concernente tutto l’edificio per quanto riguarda coperture, facciate, impianti, finiture.
L’intervento principale consiste nella demolizione del preesistente cinema Missori e l’inserimento di una sede bancaria.Grandi lavori di demolizione sono stati eseguiti per eliminare le strutture di copertura della sala cinematografica.La nuova copertura del cortile, a quota più bassa, è caratterizzata da lucernari di sezione cilindrica che illuminano il salone della banca. Anche la costruzione del caveau ha presentato problemi esecutivi complessi.Tutti i lavori sono stati eseguiti senza interrompere l’agibilità del complesso (albergo, residence, uffici, negozi).
MILANO - SAN FELICINO
1973 – 75 Complesso residenziale composto da 9 palazzine per un totale di 130.000 mc.Le case si affacciano su un folto giardino attraversato da percorsi pedonali. Il traffico veicolare per l’accesso ai box si svolge sul perimetro esterno dei fabbricati.Le costruzioni sono caratterizzate da un profilo degradante a terrazzi.
MILANO - SAN SIRO CLUB
1968 – 70 Complesso residenziale caratterizzato da due grandi corpi di fabbrica che racchiudono un vasto e folto giardino dotato di attrezzature sportive.
Le autorimesse interrate si sviluppano sul perimetro esterno degli edifici.
In origine molti dei 260 appartamenti erano di grandi dimensioni, successivamente sono stati in parte frazionati in unità più piccole.
La parte fuori terra sviluppa un volume di circa 120.000 mc.
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